A Reggio Calabria la Summer School di LeG

06 Giu 2008

A Reggio Calabria la Summer School di formazione politica di Libertà e Giustizia. L’associazione presieduta da Sandra Bonsanti e che ha tra i garanti Umberto Eco, Claudio Magris, Guido Rossi, Gae Aulenti e Giovanni Bachelet, sceglie Reggio Calabria per la scuola estiva di Formazione politica. Le lezioni si terranno dal 12 al 14 settembre. La sede è quella dell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Storiche Giuridiche ed Economiche – Facolta di Giurisprudenza – Università “Mediterranea”. La Summer school dedicata al tema “Il Mezzogiorno oltre il vincolo della criminalità organizzata – Sviluppo economico, politiche pubbliche e governance”, fa parte della rete di scuole di LeG diretta da Salvatore Veca e per la Calabria si avvale della collaborazione con l’Università Mediterranea.
“Al Sud il cattivo funzionamento della Pubblica Amministrazione, causato in larga misura dalla pervasività della criminalità organizzata, e gli intrecci mafie-politica sono ostacoli concreti allo sviluppo economico fino ad oggi mai rimossi né aggrediti in modo strutturale – spiega Luigi Sorrenti, coordinatore del circolo LeG della Calabria -. Tuttavia i successi ottenuti con l’impegno straordinario di singoli uomini della Pubblica Amministrazione, veri volontari del dovere pubblico, e i casi sempre più numerosi, anche se limitati e insufficienti a realizzare una inversione di tendenza, di successo imprenditoriale, dimostrano che nel Mezzogiorno è possibile accendere lo sviluppo.

La Summer School di Reggio Calabria si avvale di un comitato scientifico di cui fanno parte Carlo Morabito, che è preside Facoltà di Ingegneria, all’Università “Mediterranea”, Felice Costabile, Francesco Manganaro e Antonino Spadaro che insegnano alla “Mediterranea” di Reggio Calabria e Francesco Timpano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Libertà e Giustizia con la Summer School si propone in questo quadro di sostenere il Mezzogiorno capace di costruire futuro, contribuendo a formare una classe di amministratori locali, da un lato, finalmente consapevoli che creare sviluppo è un vero e proprio dovere costituzionale, dall’altro, capaci di utilizzare gli strumenti legislativi utili alla bisogna. L’obiettivo è ambizioso. In pratica: senza attendere che lo Stato sconfigga le mafie, e gli elettori il malcostume politico, Libertà e Giustizia collabora con i meridionali disponibili ad impegnarsi per allargare tutti gli spazi di positività esistenti, fino all’inversione di tendenza. Partendo da quello che manca: una classe dirigente che lavori davvero per il Sud.

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