Il cantiere delle iniziative

04 Dic 2007

Sabato 1 dicembre si è svolta a Milano la riunione dei coordinatori dei circoli di LeG. Un appuntamento che si ripete da qualche anno, utilissimo a recepire le istanze e i suggerimenti che ci vengono dai responsabili delle sedi locali e che permettono di disegnare un quadro molto articolato e vivace di quanto accade nelle varie regioni italiane. Nonostante lo sciopero generale del giorno prima e qualche disdetta dell’ultim’ora dovuta a impegni di lavoro o a mali di stagione, la saletta del Circolo della Stampa è stracolma. Ospite d’eccezione il garante Umberto Eco che ha ascoltato per tutta la durata dell’incontro dando importanti suggerimenti al dibattito, raccomandando per esempio di utilizzare sempre di più il sito di LeG per fare sentire la voce dei circoli, le loro denunce contro storture e disservizi delle realtà amministrative e politiche locali. Con una breve introduzione, la presidente Sandra Bonsanti, ha fatto il punto sugli impegni dell’associazione per il prossimo anno: le scuole di formazione politica a Pavia, Siena e Modena, il seminario annuale previsto per la metà di aprile che avrà come tema i “Maestri di Libertà e Giustizia” del ‘900 e le loro opere, il Festival di letteratura politica previsto sempre per la prossima primavera a Parma. La presidente ha anche fatto un cenno all’attualità politica, ai fermenti che agitano i due poli e ai tentativi portati avanti da Veltroni per arrivare a una nuova legge elettorale; ha ribadito che il Pd è un’occasione di opportunità per il Paese, sul cui processo di formazione è tuttavia necessario continuare a vigilare, un tema, questo, particolarmente sentito anche dal garante Eco.

Ha ricordato infine che il Comitato per la difesa della Costituzione sta per trasformarsi in associazione e che a breve si apriranno le iscrizioni. Simona Peverelli, responsabile nazionale di LeG, ha ringraziato tutti i coordinatori per il loro impegno e per come, a livello locale, diffondono i valori dell’associazione. Ed è proprio sui valori di LeG che si sviluppa il confronto. Francesco Lauro, da Napoli, chiede che si apra un dibattito in tutte le sedi per rimarcare questi valori, libertà e giustizia, di cui le forze politiche a destra, al centro, a sinistra si appropriano spesso in modo arbitrario e inesatto, e Stefano Pareglio, del Consiglio di Direzione, sottolinea l’esigenza, magari in occasione del seminario, di discutere del significato reale di cosa significhi oggi liberalismo e giustizia sociale. Da Padova, Massimo Pallotta, illustra le prossime iniziative del circolo che avranno come obiettivo di avvicinare alla politica e al rispetto della Costituzione chi se ne è allontanato. Giuseppe Fiorenzano, coordinatore e medico ospedaliero a Salerno, dipinge un quadro allarmante dell’amministrazione sanitaria locale, dove la mancanza di trasparenza e di rispetto delle regole è all’ordine del giorno nelle norme che regolano i concorsi e denuncia scarsa democrazia negli organismi del Pd salernitano. Un cahier de doléances che sottoscrive anche Franco Ferrara nel suo intervento.

Il circolo piemontese, che aveva accolto con entusiasmo la nascita del nuovo partito, ne ha poi criticato duramente alcuni aspetti, per il prevalere di vecchi gruppi di interessi e di potere. A Torino, nei prossimi mesi, LeG organizzerà incontri e dibattiti sulla disastrosa situazione del sistema radiotelevisivo italiano e sulla mancanza di una legge seria sul conflitto d’interesse. Da Pavia, Guido Ascari, che subentrerà ad Antonio Ricci, parla della prossima riapertura della scuola di formazione e della priorità per i circoli di monitorare le politiche locali. Elisabetta Rubini, del Consiglio di Presidenza, ritorna sul progetto di riforma Gentiloni e suggerisce di tenere una grande manifestazione sulla TV pubblica mentre, Alexandra McMillan, in rappresentanza del coordinamento genovese annuncia numerosi eventi sul tema della bioetica, primo dei quali il prossimo 7 dicembre. Da Pordenone, Giuseppe Cesco, ribadisce che LeG sia strumento di conoscenza e di formazione e che si faccia portatrice di identità “alte”, continuando a discutere anche in sede locale di Costituzione, di libertà, di informazione. E se Cesco lamenta un certo isolamento per la sua regione, anche Silvana Alessandrini, da Venezia, denuncia la difficoltà di incidere a livello locale, facendo l’esempio di una bellissima iniziativa organizzata in ottobre, protagonisti giovani provenienti da diverse correnti politiche e associative che si confrontavano con un’autorità religiosa sul problema della laicità dello stato, completamente disertata da soci e simpatizzanti.


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