Da Bruxelles, il mio voto per Letta

26 Lug 2007

Ho deciso di sostenere Enrico Letta nelle elezioni primarie per la leadership del PD del prossimo 14 ottobre.Il Partito Democratico ora esiste e, per quanto mi riguarda, le identità culturali e politiche che in esso hanno deciso di confluirvi non possono non subire un processo di reale e dinamica contaminazione, senza lasciar spazio a nessun malinteso vecchio spirito di appartenenza. Nessun richiamo della foresta, dunque, nessun volgersi all’indietro, nessun serrate le fila tra ex qualcosa, in una parola: nessuna ipocrisia tra ciò che predichiamo e le nostre conseguenti azioni politiche quotidiane. Animato da tale spirito affrontai il passaggio della mia personale adesione ai Ds, provenendo dal PSI, e così affronto oggi quest’altra avvincente e complessa tappa della mia politica.In questi dieci anni ho condiviso un lungo percorso ideale e programmatico con personalità provenienti da storie e culture diverse dalla mia, conducendo con loro tante battaglie politiche senza che mai avvertissi lontananza preconcetta o pregiudiziale tra le rispettive posizioni. Questo è il mio modo di partecipare alla costruzione del nuovo partito, e così continuo a pensarla ma, soprattutto, a viverla.E con questo approccio, mi ritrovo oggi a sottoscrivere la candidatura di Enrico.Abbiamo bisogno di un partito nuovo che parli il linguaggio della modernità e della complessità, senza che ciò significhi la fuorviante semplificazione a colpi di slogan e sondaggi. Un partito liberale e riformista, giovane, amico di chi fa e ha voglia di fare.


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