Un partito di ideee non di ideologie

13 Apr 2007

Libertà e Giustizia ha incontrato venerdì 13 aprile, a Roma, il segretario dei Ds Piero Fassino. A nome dell’associazione, Sandra Bonsanti ha espresso a Fassino la preoccupazione per il crescente distacco di molti cittadini dalla politica e anche la delusione riscontrata da tutti i sondaggi per le polemiche interne ai partiti che devono dar vita al Partito democratico.Il giudizio sulla serietà della situazione attuale però non dissuade dal perseguire il progetto iniziale che tanto entusiasmo aveva generato, di un Pd moderno ispirato ai più grandi valori storico culturali della migliore politica dei passati decenni che da ora in poi dovranno servire a unificare partiti e movimenti e non più a erigere steccati ideologici.
Un partito di idee e non di ideologie, secondo un’agenda in pochi punti:
1) il concetto di legalità e trasparenza come base dell’agire politico. A partire da una legge che attui pienamente l’art. 49 della Costituzione sulla democrazia interna ai partiti. Questo anche per poter sostenere a pieno titolo la liceità e la necessità di forme di finanziamento pubblico, per consentire a tutti, cittadini e forze politiche, di esercitare il loro servizio per la collettività. Il sostegno alla lotta alla criminalità organizzata e alle eventuali collusioni politiche.
2) Una piena e conclamata coscienza dell’importanza dell’Europa come riferimento geografico, politico e culturale in un mondo sempre più devastato da posizioni integraliste inaccettabili e irricevibili.

Un’Europa esempio di democrazia a cui possano guardare generazioni di giovani, e non solo europei. Un’Europa unita nella lotta al terrorismo di ogni provenienza e ispirazione.
3) Un’idea di Italia che abbia come fondamento, come nella Costituzione americana, la libertà e il pluralismo dell’informazione sorretta da precise e inviolabili regole sul conflitto di interesse.
4) Il rispetto della Costituzione italiana, la cui conoscenza dovrà essere diffusa nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle ore di insegnamento dedicate alla formazione di una coscienza civile e del rispetto della legalità.
5) Una moderna e illuminata economia di mercato che si faccia carico degli “ultimi” e riconosca il merito dei migliori senza discriminazione alcuna della classe e della provenienza sociale. Un’economia preveggente che sappia prendere atto degli immensi problemi causati dal surriscaldamento climatico e dedichi alla ricerca scientifica adeguate risorse finanziarie.
6) Un attento studio delle mutazioni generazionali che consenta ai giovani anche più bisognosi di seguire le proprie personali vocazioni e speranze, e agli anziani il riconoscimento del contributo dei loro anni di lavoro e la possibilità di vivere in maniera piena e dignitosa.
Oltre a questa agenda di contenuti, Libertà e Giustizia ha esposto al segretario dei Ds l’esigenza che la fase costituente del Partito democratico sia completamente aperta ai cittadini e si concluda entro la prossima estate.

LeG ritiene infine che il ruolo di leader del partito non debba coincidere con quello di capo del governo per evitare la concentrazione di potere.

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