Finanziaria, l’ira di Di Pietro”Chiariscano, o lasciamo”

15 Dic 2006

“Resto convinto che questa Finanziaria sia ciò di cui l’ Italia ha bisogno. E sono fiducioso che prima o poi questa strategia venga compresa”. Così il ministro dell’ Economia Tommaso Padoa-Schioppa, in un colloquio con il quotidiano La Repubblica, affronta il nodo delle difficoltà di consenso sulla Finanziaria. “Non sottovaluto le difficoltà – dice – Sono anch’ io preoccupato per la grande fibrillazione di queste ultime settimane. E mi sforzo di comprendere le ragioni. Ma il mio stato d’ animo è di serenità e soprattutto di fiducia. L’ opinione pubblica oggi è incerta, ma presto capirà il senso profondo di ciò che stiamo facendo”. Da Bruxelles gli fa eco Romano Prodi. “Non è che devo difendere ancora la finanziaria, ma ribadisco che l’ho fatta per il bene del Paese”. Il professore risponde alle polemiche sulla fiducia alla manovra all’esame del Senato. “Nessuna medicina è dolce. Le medicine sono amare e chi non le vuole prendere non guarisce”.
L’Italia dei Valori chiede un “chiarimento politico” nella maggioranza sui temi della legalità dopo la norma inserita in finanziaria sulla prescrizione dei reati contabili. Il ministro Antonio Di Pietro critica “l’azione furbesca di qualcuno all’interno della maggioranza, e forse anche del governo, che ha inserito all’interno degli emendamenti un provvedimento disastroso per la credibilità dell’Unione, che è quello della prescrizione di fatto per i reati contabili.

Un emendamento che porta l’Unione a comportarsi alla Berlusconi. Io e l’Italia dei Valori abbiamo combattuto per cinque anni le leggi ‘ad personam’ del governo Berlusconi e con un sotterfugio viene introdotta questa norma che di fatto impedisce allo Stato di recuperare le somme che funzionari e dipendenti corrotti dello Stato si erano appropriati”.
“C’è unità di azione nel governo”. Lo ha dichiarato Romano Prodi negando che nella sua intervista di giovedì a Sky ci fossero dei “no” oppure degli altolà. “Abbiamo scelto una linea dura e difficile – prosegue – le riforme sono sempre dure, andiamo avanti insieme e lo faremo sempre insieme”. Vi è ha poi aggiunto il premier “continuità di lavoro, un lavoro che si fa tutti insieme» osservando come siano state recuperate «le incomprensioni”.”Sono d’accordo con quello che ha detto Prodi. Al di là delle espressioni usate, siamo tutti impegnati a proseguire con determinazione il nostro programma”, ha commentato Massimo D’Alema. “Portando avanti il programma si supereranno anche le incomprensioni con l’opinione pubblica. Non sono importanti le formule, ma quello che conta è la sostanza. Per questo – ha concluso – gli esercizi volti ad alimentare polemiche possono essere anche sospesi”.
Il relatore di maggioranza della Finanziaria, Gianfranco Morgando dell’Ulivo, spiega che la norma che ha sollevato anche le critiche della Corte dei Conti, dovrebbe essere cancellata con un decreto ad hoc.

“Credo sia l’unica soluzione possibile – spiega – e rappresenta anche una decisione incontestabile visto che c’è già un precedente. Due o tre anni fa, infatti, una norma della Finanziaria venne abrogata per decreto prima che la finanziaria stessa entrasse in vigore”. Bersani: “Non so da dove sia sbucata questa cosa, spero vi sia posto rimedio”. Franceschini: cancelleremo l’errore con un decreto.

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