Partito democratico, via al forumLa cronaca degli interventi

04 Lug 2006

Primo forum dell’associazione per il partito democratico. Dopo le polemiche dentro i partiti, dopo le frenate e i dubbi, è il giorno dell´accelerazione, quella che secondo i promotori viene dal basso, dai cittadini. Sono invitati leader politici, sindaci e governatori. Tutti riuniti all’hotel Radisson di Roma, insieme a quanti vogliono il nuovo soggetto politico adesso, e non nel 2007, tantomeno nel 2009. In qualche modo parteciperà anche Romano Prodi, con un videomessaggio. Ma tocca al ministro della Difesa Arturo Parisi, l’inventore dell’Ulivo, difendere il progetto: “Il partito democratico c´è già. Fra i cittadini, nelle istituzioni”, ha spiegato ieri a chi gli chiedeva cosa dirà al forum. “Anche il referendum sulla devolution dimostra che esiste un popolo che le attuali forze politiche non intercettano più. Nessun partito si aspettava quell´affluenza”.All´assemblea, oltre ai promotori (tra gli altri Gad Lerner) interveranno Fassino, Rutelli e Amato. E il «partito» dei sindaci: Veltroni, Chiamparino, Cacciari, Emiliano. E ancora Bassolino, Borsellino, i capigruppo dell´Ulivo Franceschini e Finocchiaro.Ecco la cronaca della giornata attraverso le agenzie di stampa.
Veltroni, partire subito“Non passerà un altro treno, il momento per fare il partito democratico è questo. Se non lo faremo, ci sarà un problema politico per il governo e per il paese”. Il sindaco di Roma Walter Veltroni sprona così, intervenendo al primo forum dell’associazione per il partito democratico, a mettere in moto il processo per la nascita del nuovo partito.

La convinzione di Veltroni, sponsor del partito democratico, é che devono esserci due condizioni fondamentali: il coinvolgimento dei cittadini e al tempo stesso l’Unione “di un arco e di un pluralismo di forze e di culture che ne facciano la vera grandezza”. “Non so – è la premessa del sindaco della capitale – se quando parliamo di partito democratico parliamo tutti della stessa cosa. Lo dico con preoccupazione: non è un problema di fare presto, di accelerate o di frenate. Bisogna capire prima che tra dieci anni non ci sarà un’altra possibilità anche perché noi abbiamo già dieci anni di ritardo”. Per Veltroni la priorità è “prima la decisione politica poi la definizione dei meccanismi”. E facendo riferimento al partito democratico presente in altri paesi come negli Usa la ricetta del dirigente diessino è che “più è largo il contenitore più cresce il consenso”. “Lasciamo stare – invita Veltroni – le sigle e pensiamo ai cittadini. O si costruisce un campo largo del riformismo o fallirà il nostro obiettivo”. Altrimenti avverte il sindaco della capitale il rischio sarà “la stabilità per il governo e l’instabilità è la principale malattia italiana”.
Gitti: occorre un’assemblea costituente“Se per partito democratico si intende un partito plurale siano i cittadini ad eleggere i delegati dell’assemblea costituente”. E’ la richiesta che il fondatore dell’associazione per il partito democratico, Gregorio Gitti, avanza ai partiti, aprendo il primo forum dell’associazione che a Roma riunisce cittadini, amministratori locali e vertici di partito.

“Nelle regioni e nelle città – spiega Gitti – il partito democratico è più avanti e più anticipato grazie alle esperienze amministrative. C’é necessità di un’alleanza di progetto in cui vengano coinvolti sul territorio le associazioni dell’Ulivo ma anche amministratori e quadri”.
Lerner a Mussi: senza Ulivo non saresti ministro“A Mussi vorrei ricordare pacatamente che non solo senza l’Ulivo non sarebbe ministro, ma anche che ora minaccia scissioni e non lo ha fatto quando accettò la candidatura per l’Ulivo nella circoscrizione della Liguria”. Gad Lerner, fondatore dell’associazione per il partito democratico, si rivolge così, durante il primo forum dell’associazione, al ministro dell’Università e della Ricerca che sabato, riunendo il correntone, ha annunciato che se si farà il partito democratico la sinistra Ds non ci sarà. L’editorialista si è però detto d’accordo “con la preoccupazione di Mussi quando dice che manca un processo democratico nella creazione del partito democratico. Democratico va inteso nella capacità di rimuovere i blocchi che tutti sappiamo”. Ma nel suo intervento Lerner evidenzia soprattutto le realtà in cui il partito nuovo già vive. “Ci sono tre livelli – afferma il giornalista – da non sprecare: la leadership di governo, le solide esperienze amministrative e la passione di milioni di cittadini non interessati alle guerre di correnti”.
Boselli: il Pd non è una lista elettoraleNon credo che la lista elettorale tra Ds e Margherita sia il Partito Democratico.

Ad oggi nodi importanti sono tutt’altro che sciolti. Prendiamo ad esempio il tema della laicità dello Stato: verrà seguita la linea di Barbara Pollastrini o quella di Paola Binetti?”. Lo afferma Enrico Boselli in una intervista per il mensile ‘Pocket’. “Il nostro – sottolinea Boselli – non è un no pregiudiziale, tutta la Rnp ha guardato con interesse ad un moderno Partito Democratico, dove la componente e le istanze della sinistra siano maggioranza. Ma c’é ancora tanta strada da fare”.
Parisi, in autunno primarie per il PdAvviare un dibattito tra partiti per definire un manifesto del Partito Democratico e coinvolgere in autunno i cittadini attraverso le primarie. E’ la proposta avanzata dal ministro della Difesa, Arturo Parisi, al primo forum dell’associazione del Partito Democratico. “Partiamo subito – sostiene il ministro – ma con un primo passo che per me è di nuovo un appello ai cittadini e ai partiti. Aprire un dibattito di massa sul manifesto, le categorie fondative del partito nuovo mentre l’elezione degli organi verranno dopo”. Per giungere alla definizione del manifesto, secondo Parisi, “i partiti dovrebbero incontrarsi insieme a tutte quelle persone che possono formulare una proposta a seguito di un dibattito ampio anche su giornali, attraverso seminari e assemblee”. Definito il manifesto saranno i cittadini ad esprimersi “attraverso una sorta di referendum – aggiunge il ministro – sulla base costituente del partito”. Base, afferma l’esponente ulivista, che parte dall’azione di governo “perché in questi giorni – evidenzia Parisi – assistiamo a divisioni tra culture: una di testimonianza, meramente espressiva, e una di governo di chi si fa carico dei problemi”.
Chiamparino: nel comitato promotore non solo partitiUn comitato promotore del Partito Democratico che non sia solo espressione dei partiti e un percorso di dibattito che approdi tra nove mesi all’assemblea costituente.

sono le tappe indicate durante il primo forum dell’associazione del Partito Democratico dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Chiamparino invita ad evitare “la retorica del Partito dei sindaci” ma evidenzia l’importanza del coinvolgimento della società civile per la nascita del partito riformista. “Io credo – evidenzia il sindaco di Torino – che occorra costruire rapidamente a livello nazionale un comitato promotore, fatto non solo da segretari e capigruppo di partito ma sufficientemente ampio per rappresentare i cittadini e non solo attraverso sindaci e governatori”. Altra priorità è per Chiamparino definire una carta di valori che alimenti una discussione “di sei-nove mesi per arrivare all’assemblea costituente”. A quel punto, ammette il sindaco di Torino, “si può mettere in conto che si dica che non si può fare nulla anche se io lavorerò in senso contrario, ma nell’assemblea costituente si possono trovare le condizioni per fissare la data per il primo congresso del Partito Democratico”.
Cofferati, Pd occasione straordinaria che richiede generosità“Bisogna lavorare con pazienza, determinazione e generosità. Quello che non bisogna fare è misurare il passo sulla base delle piccole convenienze di ognuno”. E’ l’avvertimento del sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, per la nascita del Partito Democratico. “E’ una occasione straordinaria – afferma Cofferati partecipando al 1/o forum dell’associazione per il PD – sono tre anni che in ogni consultazione elettorale lo stare insieme viene premiato dagli elettori”.

Dunque, aggiunge il sindaco di Bologna, “c’é la possibilità di dare una risposta concreta a questo bisogno di unità e di un progetto comune sollecitato da moltissime persone”.

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