Gli odiatori della legalità

19 Mag 2006

Mi chiedo: cosa ha fatto arrabbiare tanto oggi in Senato quelli che governavano fino a ieri? Quale frase pronunciata da Prodi, quale punto del suo programma hanno provocato la stizza e l’iroso risentimento della Casa delle Libertà, i fischi e le oscenità rivolte ai senatori a vita?Io credo che ciò che ha fatto imbestialire l’ex maggioranza è stato quell’insistere da parte del presidente Prodi ma non solo da lui sulla crisi dell’etica e della legalità. Un discorso non astratto, ma legato al fattore competitività, alla concorrenza, al mondo degli affari. Ha parlato, Prodi, delle necessità di contenere l’invasione della politica nel mondo degli affari, e del mondo degli affari nella politica.
Senza trasparenza non vi saranno investimenti stranieri in Italia, ha detto. E ancora: senza etica non vi sarà impulso allo sviluppo.Si sono arrabbiati perché questo richiamo tocca la critica più grave che si possa fare a una classe politica e la vecchia maggioranza sente di non poterla allontanare da sé.E’ un’accusa praticamente globale; se l’Italia è stata fino ad ora estranea alla ripresa economica, se siamo all’ultimo posto in quasi tutte le classifiche mondiali sullo sviluppo e la crescita, ciò è dovuto essenzialmente alla crisi di legalità, alla perdita di credibilità.

Un Paese in cui le regole non solo non si rispettano ma, così come è avvenuto negli ultimi cinque anni, tanto spesso si irridono, un Paese in cui si alleggeriscono le pene per i reati di falso in bilancio mentre nel resto del mondo si inaspriscono, un Paese in cui l’economia sommersa viene citata ad esempio, è un paese in cui non conviene a nessuno il rischio dell’investimento. E’ un Paese senza futuro.
Per questo, la rabbia. Per questo il grido soffocato di Schifani: “Berlusconi è il vero vincitore etico, morale e politico delle elezioni”. E il suo ”Ritorneremo” ha il senso di una minaccia.
Ricordiamocelo tutti, com’era l’Italia senza legalità degli anni di Silvio Berlusconi. Ognuno può fare qualcosa da subito per ritrovare la bussola smarrita. La stessa che questo nuovo governo sembra intenzionato a seguire.

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