Non si fa mercato del referendum e della Costituzione

05 Mag 2006

Redazione

Libertà e Giustizia rivolge un pressante appello ai leader dell’attuale maggioranza e al presidente Romano Prodi affinché intervengano con parole chiare sul tema del referendum del 25 giugno e delle eventuali successive riforme costituzionali. Gli incontri e le intese in corso per l’elezione del presidente della Repubblica non devono implicare alcuna trattativa sulla Costituzione. La Carta fondante della nostra Repubblica potrà essere aggiornata alla luce del sole (se vi sarà una larghissima maggioranza a favore) ma non riscritta come sostengono oggi interlocutori interessati. Ma è presupposto essenziale la vittoria del “No” al referendum sulla riforma Berlusconi, per il quale l’attuale maggioranza si è impegnata nella campagna elettorale. A tal fine è necessario anche che i leader della maggioranza siano in prima fila nella ormai vicinissima campagna referendaria, accanto alle forze sindacali e alla società civile.

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