I commenti

10 Apr 2006

Redazione

Ore 15.35 Edmondo Berselli a radio24: “Prendiamo per buoni i risultati arrivati fin qui, che sono tutti coerenti. Se le cose stanno così, possiamo tirare un sospiro di sollievoper il sistema che ha tenuto. Se avessimo avuto un risultato diverso, avremmo buttato nel cestino quindici anni di razionalizzazione politica. Nonostante la “porcata”, cioè questa legge elettorale secondo la definizione di Calderoli, il sistema ha tenuto. In una democrazia avanzata, evoluta e moderna, la posibilità di alternanza politica è sempre una ventata di aria fresca.
Ore 15.45 Vannino Chiti, due le indicazione che arrivano dai primi exit poll, perché oltre “alla grande vittoria del centrosinistra” a destra “Berlusconi si può paragonare al Conte Ugolino perché, con Forza Italia, invece dei figli, per tenere sta mangiando gli alleati”. In particolare, sottolinea Chiti, ci saranno problemi per “An e la Lega, ma anche l’ Udc rimane al palo”. Il coordinatore della Quercia, sottolinea che, pur con la prudenza “dovuta”, questi exit poll vanno salutati con “convinzione e soddisfazione” anche perché corrispondono al clima “che si è avvertito nel Paese dove intorno a noi – prosegue Chiti – si è sentita forte la richiesta di cambiamento, un’ insoddisfazione profonda per l’ azione del Governo e forte l’insopportabilità del fallimento del centrodestra”. Tutto questo – ha ricordato ancora Chiti – nonostante “i diversivi che hanno fatto in campagna elettorale, i tentativi di rissa per spostare il terreno”.
Ore 15.35, Sms di Leoluca Orlando a Romano Prodi: “Il vento di scirocco che oggi soffia da sud spingerà le vele del tuo governo.

E’ tornata la primavera. I risultati indicano un fortissimo recupero del centrosinistra in tutto il meridione e che ha dato un decisivo contributo alla vittoria dell’Unione”.
Ore 15.59, Carlo Giovanardi: “Un risultato straordinario per la CdL”: Carlo Giovanardi, ministro dell’ Udc, commenta il primo exit-poll sulle elezioni politiche. “Commento solo tre cose certe – dice il ministro – il Paese è diviso a metà e la CdL conferma il suo radicamento. Il secondo dato è l’avanzamento dell’ Udc e il terzo è che a sinistra la sinistra antagonista prende più voti della sinistra stessa”.
Ore 16.20, Furio Colombo a Radio24: “Se la notizia è confermata, Silvio Berlusconi non governa più questo Paese. Ha voluto trasformare queste elezioni in una sorta di plebiscito personale, ed ecco qui: il risultato gli si è rivoltato contro. … Il crollo di Forza Italia che non è un partito, perché non ha mai fatto un congresso, non c’è stato solo perché il suo leader domina tutti i mezzi di informazione televisiva. Nelle democrazie non si possono fare le cose che le maggioranze non desiderano, a meno che non ci sia il conflitto di interessi, a meno che non ci siano giornalisti faziosi che travestono la propaganda elettorale come fossero notizie. In Francia de Villepen è stato costretto a ritirare la legge che il Paese non voleva”.
Ore 16.18 Paolo Flores D’Arcais, RepubblicaRadio – L’enorme affluenza che c’è stata alle Primarie, 4 milioni e 300 mila, è stata gigantesca.

Prodi non ha saputo a mio avviso approfittare di questa spinta gigantesca. Credo che i voti che si siano persi non sono granché. Ma qui contano anche le minime percentuali, lo 0,1 per cento. Berlusconi ha arruolato i fascisti pur di non perdersi nulla.
Ore 16.26 Paolo Guzzanti FI , La7– “Adesso per la Cdl inizierà una fase di analisi interna. Renato Brunetta ed io abbiamo detto fin dal 2002 che abbiamo sempre perso alle amministrative perché il nostro elettorato ha trovato frustrante quello che abbiamo fatto al governo in quanto si aspettava altro rispetto a quello e non ha tollerato i continui compromessi al ribasso”. Guzzanti dubita sulla “capacità dell’Unione di assicurare governabilità al Paese” e ribadisce: “Berlusconi non andrà a casa: non ha nessuna voglia di lasciare, mi pare chiaro e ovvio che voglia seguitare a combattere la sua battaglia politica con Forza Italia, il partito che ha creato”.
Ore 16.30, Luciano Violante, capogruppo Ds alla Camera, al Tg3 – Per la prima volta con il proporzionale la maggioranza degli elettori è di centrosinistra
Ore 16.32, il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi FI – “L’opposizione non è una maledizione biblica ma un ruolo politico”.
Ore 16.49 Vladimir Luxuria, candidata di Rifondazione Comunista – “Siamo felici ma stiamo valutando i dati non con le pinze ma con le pinzette. Sono contenta – prosegue – che dopo tante volte che Berlusconi ha detto ai suoi ‘volete Luxuria in Parlamento’ e i suoi come scolaretti hanno detto ‘no’, ora Berlusconi ha chiesto all’Italia se vuole che lui sia capo del governo e gli italiani hanno detto di no”.

A chi gli chiede qual è il suo stato d’animo, Luxuria risponde: “Sono felice perché ho quasi la certezza di diventare deputato e in Parlamento sarò rappresentante di tutti quelli di cui questo governo non lo è stato”.
Ore 16.50 Bruno Tabacci, Udc – “E’ una sconfitta annunciata. Del resto già un anno fa avevo posto il problema di un cambio di leadership e del bisogno di sintonizzarsi nuovamente con gli italiani”
Ore 17.00 Massimo D’Alema, presidente Ds, Sky tg24 – “E’ la fine della stagione della cultura dell’antipolitica berlusconiana. E come profetizzò Montanelli il paese può tornare alla politica”.
Ore 17.05 Giovanna Meandri (DS) ai microfoni de La7 – “Il partito maggiore è l’Ulivo che si attesta alla Camera tra il 30 e il 33 per cento. Questo è il baricentro democratico riformatore del Centro Sinistra e vorrei dire che è la risposta politica suggerita e sostenuta fortemente in questi mesi dal popolo delle Primarie, che si pronunciò con molta forza chiedendo unità al Centro Sinistra”.
Ore 17.18 Gavino Angius capogruppo Ds in senato, ai microfoni di Tg2 – “Si apre una pagina nuova nella storia del Paese. E’ l’Ulivo che ha vinto le elezioni. E’ la prima forza politica. E’ un progetto a cui abbiamo lavorato in questi anni ed è la grande novità”.
Ore 17.27 Rosy Bindi della Margherita a La 7 – “I dati degli exit poll mi lasciano soddisfatta non solo in quanto il centrosinistra si afferma in modo netto ma anche perché nella coalizione si registra un risultato equilibrato.

L’Ulivo ha ottenuto un risultato superiore a quello dei suoi partiti fondatori, il che significa una vittoria di Romano Prodi e della scommessa che abbiamo fatto”.
Ore 17.30 Nando Dalla Chiesa, senatore della Margherita a RepubblicaRadio – E’ un grande risultato, perché l’Unione si è sottratto a questa brutta legge elettorale. Non è risultato che può essere ricondotto al partito, ma alla coalizione.
Ore 18.56 il segretario di Stato americano per gli affari europei Kurt D. Volker all’Ansa: “Lavoreremo bene e vigorosamente insieme a qualsiasi governo esca dalle elezioni italiane”.
Ore 19.00, Dario Fo a RepubblicaRadio: che tensione incredibile, continuo a bere acqua. Sono incollato al televisore, ma queste elezioni sono storiche, non si possono perdere. Conto in un colpo di reni finale dell’Unione, al Senato.
Ore 19.14, Beppe Grillo per OneMoreBlog: Bene, ho acceso la tv….Aspettiamo i brogli. Mi aspetto che qualcosa succederà. … Magari dalal mamma di Berlusconi… Comunque li abbiamo mandati a casa, questo è importante. Adesso dobbiamo tenere sotto stress la sinistra. Sull’energia, sugli inceneritori, sulla Tav. Insoma, come si dice, adesso sono cazzi…
Ore 19.27 Pierluigi Bersani, Ds – “Con i dati che arrivano l’unica speranza che hanno è quella lì, ma penso che andrà delusa e avremo una maggioranza che ci consentirà di governare”.
Ore 19.30, Bruno Tabacci, Senatore Udc – C’è un successo forte dell’Udc, soprattutto al Nord.

Un risultato che conferma la lineavincente del mio partito di smarcarsi dal premier. Una politica di distinzione pur all’interno di una oalizione cui abbiamo sempre garantito lealtà.
Ore 19.30, Ignazio La Russa, An – Il nostro è il miglior risultato negli ultimi otto anni, quindi soddisfatti del risultato di partito. Quanto al resto, i dati sono troppo prematuri ancora, ma sembra che al Senato si possa parlare di pareggio. Alla Sinistra consiglio cautela.
Ore 20.38 Stefano Draghi Ds, per RepubblicaRadio – Siamo tutti confusi: gli exit poll avevano confermato i risultati degli ultimi sondaggi. Non ho elementi per valutare i campioni di Nexus. Ma stando così le cose, non resta che aspettare i risultati definitivi. Resta il dubbio: se c’è tanta discrepanza tra exit poll, sondaggi e proiezioni, forse è meglio vigilare sui dati del Viminale. Altra ipotesi: forse si è creata una corrente d’opinione silenziosa, che non si dichiara perché crede che non ci sia il clima giusto per dichiarare il voto.

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