Aveva ragione lui a chiedere le primarie; a dire che sarebbe stata una prova di democrazia e comunque qualcosa di nuovo nello stagnante rapporto fra politica e cittadini. ( L’occasione dei riformisti, Ezio Mauro – la Repubblica ) Aveva ragione a scommettere sulla voglia di unità del popolo di centrosinistra aveva ragione a dire che l’Ulivo non è morto. Prodi ha vinto la sua scommessa e insieme a lui l’hanno vinta soprattutto Arturo Parisi e gli altri collaboratori che lo hanno sostenuto. Prodi ha avuto il merito di capire forse più di altri quanto sia diventata insopportabile per la società civile la disastrosa erosione di democrazia compiuta da Silvio Berlusconi. La rabbia camuffata da irrisione con cui la Casa delle Libertà ha commentato il clamoroso risultato ne fa fede. Romano Prodi è veramente il personaggio dell’opposizione più odiato e temuto dalla destra. Anche questo gli fa onore. Oggi l’augurio è che tutti nel centrosinistra capiscano il messaggio e rispettino il risultato: il leader, gli obiettivi del suo programma e soprattutto il progetto politico, l’unico che possa portare il paese fuori dalla terra desolata di questi anni terribili.