LeG chiede alle forze politiche che si riconoscono nell’Unione e al candidato presidente Romano Prodi un impegno a dimezzare (o comunque diminuire drasticamente) il numero dei sottosegretari e viceministri. Il record raggiunto dal terzo governo Berlusconi nel numero di sottosegretari è certamente una moltiplicazione di poltrone per assecondare le esigenze di una maggioranza ormai al capolinea. Vorremmo proprio capire come si distribuiranno i compiti gli otto tra viceministri e sottosegretari che affiancheranno il ministro Lunardi.
LeG chiede inoltre all’Unione di rinunciare all’assurdo ministero allo Sviluppo e alla Coesione territoriale, attualmente affidato a Gianfranco Miccichè e creato soltanto per tentare goffamente di controbilanciare i danni e l’impopolarità della devolution.
Tutti i cittadini devono sapere che la politica ha dei costi cui ognuno è chiamato a partecipare, ma il no allo spreco del denaro pubblico e la trasparenza dei conti devono essere il tratto che distinguerà la politica del dopo Berlusconi.
LeG chiede infine al ministro Siniscalco di conoscere il costo della carovana di sottosegretari, viceministri e ministri. A nulla servirà ridurre deputati e senatori (come prevede la Costituzione di Berlusconi) se il personale politico sacrificato alle urne sarà poi ricompensato con poltrone di sottosegretario.
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